Telekom Serbia: nuovo ordine d’arresto per avvocato Paoletti
Sull’affaire Telekom Serbia oggi a parlare sono i fatti di cronaca giudiziaria e – almeno per un giorno – passano in secondo piano i boatos della politica. Anzitutto l’arresto dell’avvocato Fabrizio Paoletti. Per la verità il legale romano era già agli arresti domiciliari dal 10 luglio scorso, ma oggi il gip torinese ha confermato l’ordine di custodia cautelare in carcere richiesto dalla Procura di Torino. Cosa è successo di nuovo? Al Palazzo di Giustizia subalpino regna il più assoluto riserbo, ma è evidente che questa nuova misura restrittiva sia da mettere in collegamento con il lungo e duro confronto avvenuto nei giorni scorsi alle Vallette di Torino con Igor Marini. Da sempre Paoletti aveva sostenuto che le rivelazioni di Marini sulle presunte tangenti pagate nella transazione per l’acquisto di parte di Telekom Serbia erano solo fandonie: dopo il faccia a faccia è cambiato qualcosa? C’era il pericolo che l’avvocato Paoletti fuggisse o inquinasse le prove? Nessuno per il momento sa dare risposte a queste domande. Il difensore di Paoletti si è limitato a confermare l’arresto precisando che le accuse sono di associazione per delinquere e riciclaggio. Intanto dalla Svizzera arriva la conferma ufficiale che tutti i documenti relativi alla vicenda Telekom sono stati trasmessi all’Italia. Due invii separati, uno per la Commissione parlamentare l’altro per la Procura di Torino. La prossima settimana pertanto dovrebbero essere le carte a parlare, a confermare o smentire le tante accuse circolate in questa bollente estate.