Terrorismo: Sergio Segio torna in libertà
Anche l’ultimo esponente di Prima Linea ancora detenuto torna ad essere un uomo libero. Proprio oggi, infatti, Sergio Segio, tra i fondatori del gruppo di fuoco attivo negli anni ’70-’80, finisce di scontare la pena a 30 anni, poi ridotti a 26, di cui 22 trascorsi in carcere. La condanna gli era stata inflitta dal Tribunale di Torino, dopo la sua dissociazione dalla lotta armata, per un cumulo di pene per gravi fatti di sangue, tra cui l’omicidio del magistrato milanese Emilio Alessandrini. Segio, 48 anni, nato in Istria ma cresciuto a Sesto San Giovanni, era in semilibertà dal ’90, quando cominciò a lavorare per il Gruppo Abele; dal ’99 poi era stato ammesso alla libertà condizionale ed ha continuato a curare il programma carcere dell’associazione di don Luigi Ciotti. Negli ultimi due anni si è battuto, insieme a Sergio Cusani, per l’approvazione di provvedimenti di clemenza per i detenuti, tra i quali l’indulto e l’amnistia.