Tsunami: ore di apprensione a Torino
Si vivono ore di apprensione a Torino per la sorte delle decine di concittadini che avevano deciso di trascorrere le vacanze natalizie nelle zone del sud-est asiatico colpite dal devastante terremoto del 26 dicembre. I telefoni non funzionano o funzionano a intermittenza, e le informazioni, reperite a fatica tramite gli sms o talvolta i messaggi di posta elettronica, viaggiano sul filo del passa parola tra amici e parenti. A Palazzo di Giustizia hanno saputo che non ci sono problemi per Paolo Cappelli, magistrato in servizio in Procura, che si era recato a Malè, la capitale delle Maldive. L’avvocato Calogero Lo Verde, in vacanza a Goa, ha fatto sapere ai colleghi che sta bene. Michele Straniero, dirigente della Comau, era in vacanza a Kuala Lumpur, in Malesia, e ha potuto comunicare con la famiglia: “Si trovava a 150 km dalla costa – riferisce il padre, Giorgio – dove le conseguenze del terremoto non sono state drammatiche. Credo che volesse andare al mare, ma che naturalmente rinuncerà”. Momenti difficili anche per gli amici e i parenti di un giovane, Michelangelo B., che era partito insieme a sei torinesi da Malpensa il giorno di Natale, alle 12, con meta Phuket. “Dopo lunghe ore di attesa – dice un’amica – abbiamo saputo che il maremoto si è scatenato mentre erano in volo, e che l’aereo, per questo motivo, è stato fatto atterrare a Bangkok. Ci hanno detto che gli italiani sono moltissimi. Qualcuno, probabilmente, continuerà la vacanza”. Ci sarebbero infatti numerosi piemontesi tra i turisti nel sud-est asiatico devastato dal maremoto di ieri, ma “è impossibile quantificarne il numero”. Lo spiega Carlo Bortott, presidente della Fiavet (federazione delle agenzie di viaggio) del Piemonte e della Valle d’Aosta. “Sappiamo – dice Bortott – che in quell’area c’erano 4.000 italiani, di cui 2.000 nelle sole Maldive, ma risalire alla provenienza regione per regione è compito difficile, addirittura impossibile in queste ore d’emergenza, perchè sono diverse le tipologie di viaggio scelte dai turisti. Accanto ai clienti dei tour operator – spiega ancora Bortott – che scelgono viaggi organizzati, in partenza da Milano e Roma, ci sono centinaia di viaggiatori che comprano, in coppia o a piccoli gruppi, un pacchetto nelle agenzie di viaggio”.