Usuraio ucciso a Torino, la sua vittima confessa
Una vittima dell’usura che uccide il suo aguzzino: è stato risolto il giallo dell’omicidio di Edoardo Caldera, 62 anni, trovato incaprettato la mattina del 26 novembre scorso nella sua abitazione, in centro città, a Torino. Domenico Dell’Osa, 42 anni, elettricista di Collegno (Torino), fermato la notte scorsa dai Carabinieri di Torino con l’accusa di omicidio premeditato, ha confessato. È certo che Dell’Osa avesse chiesto denaro in prestito a Caldera, già due o tre anni fa. Il tasso d’interesse, secondo gli inquirenti, era quello tipico dello strozzinaggio locale: il 10% al mese. Sembra che l’elettricista, per sdebitarsi, facesse qualche lavoro per Caldera e che per questo si recasse spesso a casa sua. Così avrebbe fatto anche la mattina dell’omicidio, quando avrebbe fissato un appuntamento col suo aguzzino allo scopo di eseguire qualche riparazione. La consuetudine a incontrarsi spiega perchè Caldera ha aperto senza problemi la porta di casa al suo assassino. Non erano infatti stati trovati segni di scasso e la vittima era ancora in pigiama.