Appalti Torino, al via oggi udienza preliminare
C’è voluta addirittura una maxi aula delle Vallette per accogliere stamattina, a Torino, gli oltre 160 imputati fra persone fisiche e giuridiche nella prima giornata dell’udienza preliminare dell’inchiesta su irregolarità negli appalti pubblici in città e provincia. Il procedimento riguarda la prassi di numerose aziende – soprattutto del settore dell’edilizia – di raggrupparsi in “cartelli” per condizionare le gare. Nelle indagini sono emersi anche casi di pagamento di tangenti a geometri del Comune di Torino in cambio di favori. I pubblici ministeri Bruno Tinti, Cesare Parodi e Roberto Furlan contestano circa 500 capi di imputazione per turbativa d’asta più alcune decine per corruzione. Il fascicolo di indagine conta 150 mila pagine. Gli episodi contestati risalgono al periodo compreso tra la metà degli anni ’90 e il 2001. Secondo l’accusa, gli imprenditori avevano formato tre distinti gruppi di aziende (i cosiddetti “cartelli”) e si spartivano le commesse. Alcuni, per ottenere dai geometri del Comune favori e agevolazioni, non rinunciavano a versare regali e mance di qualche milione di vecchie lire. Le gare su cui hanno indagato il pool di investigatori sono circa 330. Sono emersi anche casi di corruzione di funzionari dell’ex ente Magistrato del Po, legati alla concessione di lavori per la sistemazione degli argini dei fiumi danneggiati dalle alluvioni. L’inchiesta si era aperta nel 2002, ed era stata scandita dall’arresto, a più riprese, di numerose persone. Un piccolo gruppo di indagati è già stato giudicato per direttissima l’anno scorso. Altri hanno proposto di patteggiare la pena. Sono anche in corso trattative per risarcire il Comune.