Cristallini difettosi: ipotesi disastro colposo
Disastro colposo. È l’ipotesi di reato su cui sta lavorando il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, che da giorni indaga sui cristallini difettosi impiantati dal 1998 al 2000 a pazienti torinesi sofferenti di cataratta, quasi tutti già rioperati. La quasi totalità dei casi presi in considerazione, circa una cinquantina, riguardano l’ospedale Gradenigo, che ha già annunciato di costituirsi parte civile, ma alcuni si sono anche verificati all’ospedale Maria Vittoria i cui medici, come quelli del Gradenigo, stanno collaborando attivamente con gli inquirenti. La Procura di Torino, intanto, ha già posto sotto sequestro una buona parte delle protesi espiantate al Gradenigo ai pazienti che avevano accusato una forte e del tutto inaspettata opacità del cristallino. È intanto stata sequestrata oggi, dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Roma, anche la documentazione presso il Ministero della Salute, relativa a numerosi dei casi del genere di cui il ministero era venuto a conoscenza. Tra il materiale raccolto vi sarebbe anche una lettera del ministero all’ospedale Gradenigo del 2001 nella quale si diceva di aver avuto notizia del problema dei cristallini difettosi di produzione americana e di aver già ricevuto altre segnalazioni provenienti da altri ospedali.