Caldo: a Torino tre anziani morti
A Torino oggi la temperatura massima è stata di 41.6 gradi. Un record assoluto, la giornata più calda dal 1750, ovvero da quando la città è sottoposta a controlli sistematici della temperatura. In realtà, però, rileva la Società Meteorologica italiana, è da sabato che si aggiorna il record, ovvero da quando si sono superati i 39 gradi, massima temperatura registrata il 28 luglio 1947. Per cercare di raccogliere il dato più comparabile possibile a quelli del passato, la Società Meteorologica usa lo stesso metodo di 250 anni fa, un termometro su colonnina di legno, la cosiddetta “capannina meteorologica” (l’Arpa misura, invece, con apparecchi elettronici e in un luogo diverso la temperatura e indica un dato leggermente inferiore, 40.5 gradi). C’è anche un’ altra città in Piemonte che ha raggiunto il suo record assoluto: è Alessandria con 40.8 gradi. Ma in alcuni centri della provincia si è andati oltre: si sono raggiunti i 42.9 gradi a Spineto Scrivia, 42.6 di Isola Sant’Antonio, 41.7 a Castellar Ponzano, 41.2 ad Acqui Terme. Un caldo davvero torrido che sta costringendo il personale del 118 a un impegno massimo. Alla centrale di Torino, infatti, in questi ultimi giorni si registrano 700-800 chiamate al giorno e circa 450 interventi. Da sabato ci sono anche stati sette decessi per i quali il caldo, molto probabilmente, è stato una concausa. Si tratta, generalmente, di persone anziane e con problemi di cardiopatie e ipertensione. Oggi ne sono morte tre, tutti anziani che vivevano soli in casa e che sono stati trovati privi di vita dai parenti. Intanto prosegue l’emergenza siccità. Nell’Alessandrino la “grande sete” costa 20 mila euro al giorno per l’approvvigionamento idrico dei circa 70 mila abitanti della fascia sud-ovest, che comprende Acquese e Valli Curone e Borbera. Ad Acqui già da alcuni giorni si ricorre all’utilizzo di autobotti, a interruzioni nelle ore notturne e da ieri anche dalle 13 alle 19. Autobotti anche nel nord del Piemonte, in alcuni centri del Verbano.