Denunce a Torino per cristallini artificiali difettosi
L’ospedale Gradenigo di Torino sta per costituirsi parte civile per tutelare la salute dei pazienti a cui sono stati impiantati cristallini artificiali. Lo ha dichiarato il professor Pierluigi Baima Bollone, in rappresentanza dell’ospedale torinese: “Ci sentiamo vittime di un vizio occulto”. Intanto, mentre il procuratore Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo d’inchiesta, arrivano altri esposti di altri pazienti che hanno avuto gli stessi problemi della signora Maria Rossetti. È stata questa donna, infatti, a dare il via all’ennesimo caso di malasanità torinese. Operata nel 1998 ad entrambi gli occhi perché affetta da cataratta, ha dovuto sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico perché il cristallino impiantato si stava opacizzando e la donna vedeva sempre più sfuocato. Sono 49 i pazienti del Gradenigo che hanno avuto problemi dai cristallini artificiali, 42 di questi sono già tornati sotto i ferri. Parecchi casi analoghi sono stati segnalati nel resto d’Italia e in Europa. I cristallini difettosi sarebbero di una azienda americana che ha chiuso i battenti, ma non si tratterebbe di un difetto di fabbricazione, quanto piuttosto della tipologia stessa di queste protesi, come ha precisato il Ministero della Salute. Infatti, dal 2000 non vengono più usate in Italia.