Indagini su associazione animalista torinese
Una persona agli arresti domiciliari e altre 13 indagate: tutte con l’accusa di associazione per delinquere e tutte appartenenti ad un’associazione animalista. Gli attivisti del movimento “Agire ora, animali alla riscossa” sono accusati di un’incredibile serie di atti vandalici compiuti contro la ditta Rbm di Colleretto Giacosa, provincia di Torino, specializzata in ricerche biomediche con l’uso di animali, e contro i suoi ricercatori. L’operazione della Digos di Torino ha portato a smascherare gli autori di danni alle auto, alle case, minacce personali, attentati incendiari contro i dipendenti della Rbm: ebbene si tratterebbe di Marina Berati, ingegnere, leader del movimento animalista, ora agli arresti domiciliari, e di altri 13 esponenti, tutte persone di buona cultura, occupazioni lavorative stabili con l’impegno a difendere i diritti degli animali. Da anni era in corso una vera e propria battaglia contro la Rbm: cortei, sit-in, denunce, ma poi si è oltrepassato il limite arrivando alle minacce telefoniche ai dipendenti e agli atti vandalici. Il responsabile della Digos Giuseppe Petronzi tiene a precisare che non si è inteso perseguire alcuna politica in difesa degli animali: “Noi abbiamo colpito solo i reati, non ci interessa l’appartenenza a questo o quel movimento.” Il difensore di Marina Berati assicura che si tratta di un equivoco e che tutto verrà chiarito quanto prima.