Maltempo: nubifragi provocano danni e non fermano siccità
L’hanno attesa, invocata per settimane e quand’è arrivata ha portato più danni che benefici. Sono bastati 50 minuti di pioggia, per la verità più nubifragio che pioggia, su Piemonte e Lombardia per provocare seri danni alle coltivazioni. Acqua torrentizia e trombe d’aria che hanno spazzato alberi come fuscelli. E oggi sui campi di mais del Novarese – raccolto compromesso per il 30-40 per cento – si è tornati ad irrigare perché la tanta acqua di ieri è scivolata via sulla superficie riarsa e secca. Nel Vercellese, zona tipica delle risaie, la paratia creata nel torrente Sesia per dirottare l’acqua e allagare i campi di riso è stata spazzata via dalla furia del nubifragio come un castello di sabbia. A Balocco, uno dei maggiori centri di produzione del riso, è tempo di spigatura: le piantine di riso dovrebbero essere immerse nell’acqua che non c’è e le piantine seccano. “In alcuni ettari raccolto quasi totalmente compromesso…” dice Luigi Casalotti presidente dei produttori di riso del consorzio Centro Sesia. Dopodomani coi trattori marceranno su Vercelli per gridare la protesta, il pericolo che incombe sul riso.