Autostrada Torino-Milano, avvisi di garanzia per sicurezza
Un invito a comparire ai vertici della società che gestisce l’autostrada Torino-Milano è stato inviato dalla Procura di Torino nell’ambito di un’inchiesta sulla sicurezza delle grandi arterie stradali del territorio piemontese. A coordinare gli accertamenti è il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, il quale, sulla scorta dei rapporti dei suoi consulenti, ha rilevato una serie di carenze. Il magistrato ipotizza la messa in pericolo della sicurezza nei trasporti (articolo 432 del codice penale) a titolo di dolo, perché ritiene che i responsabili conoscano i problemi ma non abbiano preso in tempo utile provvedimenti adeguati. L’inchiesta sulle grandi arterie stradali (nell’elenco è compresa la tangenziale di Torino) era cominciata nel 2001 dopo un esposto del Codacons. Recentemente è giunto in Procura anche un rapporto sulla Torino-Piacenza, nella quale sono state trovate delle manchevolezze, mentre la Torino-Savona, una volta soprannominata “l’autostrada della morte” per la sua pericolosità, è stata sostanzialmente promossa grazie a recenti lavori di miglioramento. La Torino-Milano è stata una delle prime ad essere sottoposta ad accertamenti: nel solo 2001 si ebbero un migliaio di incidenti, un numero più elevato che altrove. Un pool di ingegneri del Politecnico, nel 2002, avevano rilevato l’assenza della corsia di emergenza, la ristrettezza delle tre corsie di marcia, le dimensioni troppo ridotte delle piazzole di sosta, una conformazione dei cavalcavia che ostacola il passaggio dei camion, il danneggiamento della rete di recinzione. I responsabili dell’autostrada, nel 2002, avevano messo in cantiere dei provvedimenti di miglioria e di adeguamento, ma per Guariniello non è sufficiente.