Doping: processo Juve, iniziata audizione calciatori
È iniziata attorno alle 13.30 di oggi l’audizione del primo giocatore juventino, Alessandro Birindelli, nell’ambito del processo per la somministrazione di farmaci agli atleti bianconeri. In precedenza era stato sentito il medico sociale, Riccardo Agricola. Dopo Birindelli è toccato ad Alessio Tacchinardi, e poi Del Piero, Pessotto e Conte. Nell’aula, davanti al giudice Giuseppe Casalbore, è anche presente l’amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, oltre a giornalisti, cineoperatori e fotografi. Secondo l’accusa, che si basa su indagini svolte dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, alla Juventus veniva praticata una sorta di “doping mascherato” attraverso la somministrazione di medicinali con effetto dopante senza necessità terapeutiche. Una tesi seccamente smentita dalla società, la quale invece ha sempre detto di avere agito nell’esclusivo interesse di tutelare la salute dei propri tesserati e di essersi comportata lealmente. Alex Del Piero era stato indagato per frode sportiva dalla Procura di Torino, anche se l’inchiesta, partita nel ’99, venne archiviata nell’agosto del 2000. Lo si è appreso. Il giudice Giuseppe Casalbore ha convocato in veste di testimoni cinque bianconeri, e quando è venuto il turno di Alex i pm hanno fatto presente che l’atleta era stato indagato. A quel punto il giocatore è stato invitato a scegliersi un avvocato (e ha nominato Luigi Chiappero, presente in aula), poi si è sottoposto alle domande anche se avrebbe potuto avvalersi della facoltà di non rispondere. “Ha risposto – ha detto il legale – perché noi non abbiamo nulla da nascondere”. Secondo quanto si è appreso successivamente, assieme a Del Piero furono indagati anche Didier Deschamps e Angelo Di Livio. Il procedimento si concluse con l’archiviazione. Il nodo da sciogliere era l’andamento dei valori sanguigni dei tre giocatori. La Procura ipotizzò pratiche e medicinali dopanti, ma alla fine decise di non procedere. Del Piero fu formalmente indagato il 17 luglio 1999, e archiviato il 30 agosto 2000. Non ha mai ricevuto alcun avviso di garanzia, e oggi, quando gli è stata spiegata dal giudice la circostanza, è parso visibilmente sorpreso.