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20 luglio 2003

Siccità: preghiere per la pioggia nelle chiese torinesi

È stata una giornata di preghiera per le piogge in tutte le chiese le chiese torinesi. A chiederlo era stato nei giorni scorsi l’arcivescovo di To­rino, il cardinale Severino Poletto: “La siccità crea problemi di vita quotidiana – aveva detto – e impone domande a ciascuno di noi, provoca incertezza e preoccupazione”. Intanto però anche oggi in tutto il Piemonte è stata una giornata caldissima, con i 37 gradi re­cord di Alessandria, i 33 di Torino e Asti. I fiu­mi come la Bormida e il Tanaro sono ai mini­mi storici, il Po e la Dora Riparia in ma­gra. Domani la Valle d’Aosta aprirà le dighe, poi toccherà al Piemonte: circa 570.000 metri cubi d’acqua al giorno verranno prelevati dagli invasi della Dora Baltea verso Vercelli, Biella e Novara. Oggi un’autocisterna della colonna mo­bile provinciale di Protezione Civile ha rifornito le vasche di Oulx (To­rino) con oltre 10.000 litri d’acqua. L’acqua è an­cora razionata a Orta San Giulio (Novara), men­tre difficoltà ci sono in 50 co­mu­ni piemontesi. È a rischio la produzione di mais, riso, ortaggi e si parla di milioni di euro di danni. Da ieri i sindaci di 17 comuni dell’Astigiano hanno emesso l’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua po­tabile per irrigare orti, prati, giardini e per lavare le au­to. Tra i principali comuni interessati dall’ordinanza, quasi tutti del sud del­la provincia, ci sono Canelli, Castello D’Annone e Castagnole Lanze. Roberto Marmo, presidente dell’Autorità d’Ambito, organo che so­vrin­tende alla gestione delle risorse idriche, sull’argomento ha detto: “L’acqua potabile per ora non manca anche se la situazione nei pozzi è al limite”.



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