“Il governo ha abbandonato il Piemonte. E noi non abbiamo l’abitudine ad alzare la voce. Non riusciamo a fare ascoltare i nostri problemi da chi ha le leve del comando”. È l’opinione di Sergio Rodda, presidente dell’Api Torino, l’associazione delle piccole e medie imprese. “Abbiamo in Parlamento una rappresentanza locale debole – osserva Rodda – e per questo diventa difficile fare lobby. Così cresce lo scollamento tra la società economica e la società politica. Un po’ è anche colpa della nostra mentalità sabauda che ci spinge a dire, di fronte alle difficoltà, che dobbiamo cavarcela da soli”. Il presidente dell’Api è preoccupato, ma non pessimista: “Non vedo baratri. È una situazione seria, ma non drammatica. Credo che manterremo una situazione di decorosa stabilità, ma non torneremo indietro, non ci sarà regresso. I casi Embraco e Sicme sono segnali pesanti, ma sapevamo che la crisi del settore metalmeccanico e in particolare dell’auto avrebbe lasciato tanti caduti sul terreno”.

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