Piccola industria Torino: ancora stagnazione
Una fase di stagnazione segnata però da alcuni, timidi, segni di ottimismo e di ripresa. Sono questi i tratti salienti della situazione fotografata dall’analisi congiunturale trimestrale che l’Api Torino (Associazione Piccola Industria) ha condotto fra i suoi associati. A pesare sui risultati ancora la crisi Fiat, ma anche la situazione economica e politica nazionale ed estera. Segnali positivi giungono invece dalla propensione agli investimenti. Stabile l’export. Il 38,38% delle imprese ha indicato un fatturato complessivo in flessione rispetto al primo trimestre 2003, contro il 26,74% che ne ha indicato la stabilità e il 34,89% la crescita. Rispetto al primo trimestre, tuttavia, la quota di aziende che ha visto aumentare il giro d’affari è cresciuta del 14%. Il portafoglio ordini è risultato in crescita per il 30,12% delle aziende intervistate e stazionario per il 38,55%. Mentre, per il futuro, il 51,85% delle aziende ipotizza vendite all’estero stazionarie. Stabili, invece, i dati sull’occupazione. “Pur con tutto questo – sottolinea il presidente Sergio Rodda – una buona parte delle nostre imprese mantiene un cauto ottimismo sul futuro e, soprattutto, è disposta ad investire ancora. Il 42%, infatti, ha dichiarato di aver effettuato nuovi investimenti e il 43,5% pensa di realizzarne per il prossimo trimestre”.