Il Piemonte ha un nuovo Statuto
La Regione Piemonte ha da oggi il suo nuovo Statuto. La Carta Costituzionale è stata approvata a larga maggioranza dal Consiglio Regionale a conclusione di una maratona durata una settimana, la seconda affrontata dall’aula dopo quella che ha portato all’approvazione del documento in prima lettura il 6 agosto scorso. Lo Statuto è passato con 47 sì su 52 voti espressi, ovvero con il consenso trasversale di tutti i principali partiti. Hanno votato contro soltanto Radicali, Prc, Pdci e Verdi. I capisaldi del nuovo Statuto piemontese sono il presidenzialismo, ma con un occhio di riguardo alle minoranze, e il federalismo, sancito dall’istituzione di un “consiglio delle autonomie locali” e di un “consiglio regionale dell’economia e del lavoro”. I principi ispiratori del documento, contenuti nel preambolo, sono il frutto di una mediazione fra le proposte di tutte le forze presenti in consiglio. Lo Statuto così proclama “fedeltà alla Carta Costituzionale fondata sui valori propri della Liberazione e della democrazia riconquistata” e fa esplicito riferimento al “patrimonio spirituale e morale proprio sia della cultura cristiana sia di quella laica e liberale”. Non contiene però alcun riferimento alla Resistenza, al contrario di quanto avevano chiesto i partiti che si sono opposti all’approvazione. Lo Statuto del Piemonte è uno dei pochi in Italia a non aumentare il numero dei consiglieri regionali, che rimarrà invariato a 60.