Torino 2006: magistratura indaga per turbativa d’asta
Sono nove le persone indagate dalla Procura di Torino nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla magistratura sugli appalti per le opere connesse ai Giochi Olimpici. Le ipotesi di accusa sono turbativa d’asta e abuso in atti d’ufficio. Le indagini ruotano intorno all’attività dell’Agenzia Torino 2006, l’ente pubblico che si occupa della costruzione di tutte le infrastrutture legate all’appuntamento olimpico. In particolare l’attenzione dei pm Cesare Parodi e Paolo Toso, incaricati dell’inchiesta, è rivolta alla procedura di assegnazione dei lavori per la variante di Avigliana, in Valle di Susa, una delle opere più importanti in vista di Torino 2006. Inoltre sono al vaglio anche la costruzione della quarta corsia dell’autostrada Torino-Bardonecchia e un’opera accessoria della linea ferroviaria Torino-Lione ad alta velocità. Nell’elenco degli indagati figurano il direttore centrale autostrade e trafori dell’Anas, Mauro Coletta, e il direttore generale dell’Agenzia Torino 2006, Mimmo Arcidiacono. Indagati anche il re delle autostrade, l’alessandrino Marcellino Gavio, e il suo braccio destro Bruno Binasco. I vertici dell’Agenzia si difendono da ogni accusa e assicurano il corretto svolgimento dei lavori. “Abbiamo fatto della trasparenza la bandiera del nostro lavoro e siamo a disposizione per qualunque accertamento – ha commentato Mimmo Arcidiacono – tutti i provvedimenti disposti dalla magistratura non hanno alcun riflesso sull’operatività dell’Agenzia e sulla realizzazione delle opere, che prosegue regolarmente in tutti i cantieri”.