Ventenne carbonizzato, piastrellista in stato di fermo
È in stato di fermo Loris Cometto, il piastrellista di 34 anni accusato dell’omicidio di Carmagnola. L’uomo, che ieri sera si era spontaneamente consegnato ai carabinieri, è comparso davanti al procuratore di Alba, e, assistito dal suo legale, Antonio Mencobello, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ci sono però ancora parecchi dubbi da sciogliere nell’omicidio di Alessandro Collura, il ventenne ucciso e poi infilato in un forno da giardino a Carmagnola (Torino) per essere carbonizzato. Il movente rimane inspiegabile: “Alessandro era un ragazzo irreprensibile – dice il legale della famiglia, l’avvocato Matteo Murgo – e faceva parte di una famiglia per bene, entrambi i genitori hanno un lavoro”. Vi sono anche delle incertezze sulle modalità con le quali è stato commesso il delitto, e dall’autopsia si attendono molte risposte: l’esame medico legale, comunque, si annuncia molto difficile, in quanto il corpo è in pessime condizioni, tali da far pensare che sia bruciato per parecchie ore. Cometto, che nel certificato penale ha un patteggiamento per estorsione (aveva riscosso un credito con modalità ritenute troppo spicce), ieri si è consegnato ai Carabinieri dopo una trattativa telefonica: prima aveva chiesto – cosa che ha ottenuto – di vedere la moglie e il figlio.