Giovane torinese ucciso e corpo bruciato in forno a Carmagnola
È stato tagliato a pezzi e poi bruciato nel forno, uno di quei forni di una volta che si usavano in campagna per cuocere il pane. Alessandro Collura, operaio torinese di 20 anni, è stato ucciso così, in maniera atroce e inaudita. Ignoti, per il momento, l’autore e il movente. I resti del cadavere sono stati ritrovati questa mattina nella frazione Tuninetti di Carmagnola, in provincia di Torino. I Carabinieri e la Procura di Alba hanno cercato per molte ore Loris Cometto, un piastrellista di 35 anni, proprietario del forno. In serata è stato rintracciato sul greto del fiume Po, vicino a Carmagnola. Alla vista dei militari, Loris Cometto si è avvicinato spontaneamente a loro e si è lasciato accompagnare in caserma. Sarà interrogato nella notte dal magistrato titolare dell’inchiesta, Luigi Riccomagno. La moglie è già stata sentita a lungo nella caserma dei carabinieri di Carmagnola. Il giovane Alessandro, quarto di 4 fratelli, era scomparso ieri sera dalla sua abitazione nel quartiere Mirafiori di Torino. L’allarme, le ricerche di parenti e amici, numerose telefonate della madre, la denuncia della scomparsa: tutto nel giro di poche ore, finché si è scoperto che Alessandro ieri aveva un appuntamento con Loris Cometto. I fratelli della vittima stamattina si sono recati a Carmagnola, dove c’erano già i Carabineri chiamati dai vicini che avevano sentito grida nella notte e visto fumo uscire dal forno. Proprio in quel frangente Loris Cometto è riuscito a far perdere le tracce. La rabbia dei parenti della vittima si è abbattuta su cronisti e cameraman, uno di questi è stato malmenato ed è finito in ospedale.