Scandalo valvole cardiache: costituite 26 parti civili
Sono 26, tra parenti di vittime o malati, enti e associazioni, le parti civili che si sono costituite alla prima udienza preliminare dell’inchiesta per l’impianto di valvole cardiache difettose alle Molinette di Torino, che avrebbero causato il decesso di sei pazienti e costretto altri venti a farsi rioperare. La costituzione è stata formalizzata oggi, a Torino, davanti al gup Simone Perelli, che ha aggiornato l’udienza a sabato prossimo. Il rinvio è stato deciso per dare tempo ai legali dei 16 imputati, tra cui i cardiochirurghi Michele Di Summa e Giuseppe Poletti, accusati di corruzione, concussione, turbativa d’asta e omicidio colposo, di esaminare la documentazione presentata dagli avvocati di parte civile. A costituirsi sono stati, oltre ai familiari dei pazienti, la Regione Piemonte, l’azienda ospedaliera S. Giovanni Battista – cui fa parte l’ospedale Molinette – il Tribunale per i diritti del malato e l’associazione “Adelina Graziani” contro la malasanità. Le valvole cardiache difettose furono impiantate a 125 pazienti, di cui sei morirono, mentre tutti gli altri vennero contattati dalla direzione ospedaliera per essere sottoposti a una nuova operazione. Tra gli imputati ci sono i costruttori brasiliani delle protesi, realizzate dall’azienda Tri-Technologies, gli importatori veneti Luca e Vittorio Sartori e i funzionari del Tuv, l’ente di Monaco di Baviera che aveva certificato come valide le valvole.