Immagini terribili e cifre ancor più devastanti: la grande alluvione che colpì il Piemonte esattamente dieci anni fa si lasciò alle spalle 68 morti e 11 miliardi di euro di danni: ponti, strade, case, industrie distrutte dall’acqua e dalle frane il 5 e 6 novembre. Ma anche un carico di valori umani, di solidarietà ed efficienza, che vengono ricordati in questi giorni, in occasione delle commemorazioni dei tragici eventi non solo per riportarli alla memoria, ma soprattutto per imparare per il futuro. Comincia Alba, la città simbolo, nel suo binomio con la Ferrero, perché fu proprio la grande industria alimentare dolciaria la protagonista di una storia incredibile: in soli 15 giorni, pur essendo completamente invaso da quasi tre metri d’acqua, il grande stabilimento ricominciò a funzionare e salvò un inestimabile patrimonio umano, tecnologico e imprenditoriale. Seguiranno poi altre località piemontesi coinvolte nella tragedia. Domani sarà la volta di Asti, con il convegno “Il Tanaro, dieci anni dopo” e contemporaneamente a Clavesana, una località dell’Alta Langa, ci sarà una cerimonia in municipio. Guido Bertolaso, responsabile nazionale della Protezione Civile, domani sarà a Torino e con il presidente Enzo Ghigo, inaugurerà la nuova sala operativa di Protezione Civile, in corso Marche a Torino. Sempre per ricordare l’alluvione domani sera ad Alba si terrà un corteo con 10 mila fiaccole.

Condividi su facebook