Delitto Cogne: infuriano di nuovo le polemiche
Il terremoto suscitato dall’iscrizione nel registro degli indagati dei coniugi Lorenzi, papà e mamma di Samuele, dei consulenti e dell’investigatore dell’avvocato Taormina non è ancora finito. I pm Giuseppe Ferrando e Annamaria Loreto di Torino vogliono andare a fondo sull’attendibilità delle tracce di sangue e delle impronte che sarebbero state rilevate nella villetta di Cogne: per questo dopo aver perquisito le case e gli studi dei consulenti e degli investigatori della difesa, stamattina sono andati presso le sedi Inail dove lavorano i consulenti. Inoltre è in corso a Losanna l’interrogatorio degli agenti della polizia scientifica elvetica che avrebbero materialmente scoperto le tanto discusse prove. Queste prove secondo Taormina e il suo investigatore Gelsomino avrebbero dovuto incastrare Ulisse Guichardaz, cognato dei vicini di casa dei Lorenzi. Anche i Lorenzi sono indagati per calunnia perché hanno firmato proprio l’esposto contro Guichardaz. Le indagini della Procura di Aosta invece avevano già verificato che Ulisse Guichardaz non c’entra nulla e che quelle prove sarebbero state falsificate. Sarà un incidente probatorio che si svolgerà nei prossimi giorni a Torino a dire chi ha ragione. Intanto stamattina l’avvocato Taormina ha presentato il ricorso in appello contro la sentenza di primo grado che il 19 luglio scorso ha condannato a 30 anni la mamma di Samuele.