Delitto Cogne: i coniugi Lorenzi indagati per calunnia
La Procura di Torino ha inserito nel registro degli indagati sul caso Cogne i nomi di Stefano Lorenzi e della moglie Anna Maria Franzoni, condannata a 30 anni per l’omicidio del figlio Samuele. L’accusa per entrambi è di calunnia. L’ipotesi avanzata dalla magistratura torinese è che i genitori del bimbo, ucciso due anni fa nella villetta di Cogne, abbiano falsificato delle prove per incolpare qualcun altro dell’omicidio. Insieme ai due coniugi sono indagati anche i consulenti della difesa: il medico legale Enrico Manfredi, la dottoressa Claudia Sferra e Giuseppe Gelsomino, investigatore privato, collaboratori dell’avvocato Carlo Taormina, legale di fiducia dei coniugi Lorenzi. L’attenzione degli investigatori è ricaduta su alcune macchie di sangue ed impronte digitali rilevate dalla difesa pochi giorni dopo la condanna di Anna Maria Franzoni. Secondo Taormina quelle tracce, non rinvenute durante i primi sopralluoghi da parte del Ris di Parma, inchioderebbero il vero colpevole, ovvero Ulisse Guichardaz, cognato della vicina di casa dei Lorenzi. Secondo la Procura di Torino quegli elementi sarebbero stati invece inseriti sulla scena dell’omicidio dai consulenti della difesa, con l’intento di depistare il lavoro della magistratura.