Processo doping: pesanti richieste d’accusa
Tre anni e due mesi al medico sociale della Juventus Riccardo Agricola, due anni e un mese per l’amministratore delegato Antonio Giraudo: queste le richieste di condanna pronunciate in tarda mattinata dal procuratore Guariniello. In un’aula gremitissima e dove non volava una mosca è toccato al principale accusatore della Juventus, formulare le richieste di condanna dopo che per due udienze i suoi collaboratori avevano ripercorso tutte le tappe dell’inchiesta e spiegato perché, a loro giudizio, Giraudo e Agricola sono responsabili dei reati di frode sportiva, di somministrazione di sostanze dopanti, in particolare l’epo, e di abuso di farmaci, oltre che di false prescrizioni mediche e di aver creato all’interno dei magazzini della Juventus una vera e propria farmacia delle dimensioni di quelle di un medio ospedale. Gli anni incriminati sono quelli fra il ’94 e il ’98, anni in cui la Juventus vinse 3 scudetti e 1 Champions League. Né Agricola né Giraudo hanno voluto commentare e quindi è toccato all’avvocato Luigi Chiappero, difensore della Juventus: “Si tratta di richieste pesanti basate solo su teoremi che siamo convinti di confutare”. E toccherà proprio a Chiappero e ai suoi colleghi nelle udienze del 4, 18 e 19 novembre, smontare l’impianto accusatorio della Procura. Ma c’è molta attesa anche per l’assemblea degli azionisti Juve, in programma domani a Torino. Sono passati più di 6 anni da quando Zeman, oggi primo inseguitore col suo Lecce della Juve in fuga, lanciò accuse pesanti contro la società bianconere. Da quelle dichiarazioni partì il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello che dopo analisi, interrogatori, confronti e indagini è arrivato oggi a formulare queste richieste di condanna. “Abitualmente i pubblici ministeri esagerano sempre, aspettiamo il verdetto” è il commento della squadra bianconera per bocca del mister, Fabio Capello.