Identificato in Francia presunto assassino del tassista
Aveva l’aspetto di un barbone Aldo Montessoro, accusato di essere l’assassino di un tassista genovese. Quando i poliziotti francesi l’hanno fermato a Yeres vicino a Tolone, era assieme ad alcuni pregiudicati del posto. Non ha tentato di nascondere la propria identità. Non aveva documenti falsi. Gli agenti hanno riconosciuto il suo nome, inserito in una lista internazionale di ricercati. Montessoro aveva con sé una pistola, che gli inquirenti italiani sospettano sia proprio quella usata per uccidere il tassista Alessandro Garaventa. L’omicidio avvenne l’estate scorsa, a Gavi Ligure in provincia di Alessandria. A uccidere era stato sicuramente l’ultimo cliente. Solo dopo qualche giorno si scoprì che Montessoro, guardia giurata genovese, era scomparso da casa. Aveva raccontato di essere stato l’ultimo cliente senza ammettere di essere l’assassino. E aveva lasciato dietro di sé una serie di bugie che avevano insospettito gli investigatori della Squadra Mobile di Genova. E dalla Francia giunge anche un’altra indiscrezione, inquietante se sarà confermata: Montessoro avrebbe avuto con sé una lettera nella quale ammette di aver commesso altri omicidi in Francia e in Italia. Resta però l’assenza di movente. Perché la guardia giurata ha ucciso il tassista? Gli investigatori della Mobile di Genova contano di scoprirlo presto.