Strage in Egitto: il rientro delle bare in Italia
Le loro bare avvolte nel tricolore. Sono rientrate così, in Italia, in tarda serata Jessica e Sabrina. Ad accoglierle all’aeroporto romano di Pratica di Mare il sottosegretario Margherita Boniver, poi il corteo funebre si è diretto al Centro di medicina legale della Sapienza di Roma dove si sono svolti gli accertamenti tecnici disposti dalla Procura. Saranno presto a Dronero. Il comune ha messo a disposizione l’aula consigliare per la camera ardente. Ed è stato proclamato il lutto cittadino. Ancora non sono stati fissati i funerali. Dronero ha accolto con dolore e riserbo i due genitori che ieri hanno visto trasformarsi il viaggio della speranza in disperazione, come racconta Claudia Cunzolo l’amica della madre che ieri l’ha accompagnata sul luogo dell’attentato per deporre fiori bianchi: “I genitori si sono riuniti di fronte alla disgrazia, non è stato loro consentito di vedere i cadaveri, ma forse è stato meglio così…”. Il riconoscimento è arrivato indirettamente attraverso gli esami di laboratorio. A dare la certezza il paragone del Dna. Oggi a Dronero è giorno di mercato, ma sulla cittadina cuneese aleggia una strana sensazione. Quel terrorismo sempre e solo visto in tivù che ti piomba in casa lascia sbigottiti. Sconcerto anche fra i 500 maghrebini che lavorano nella zona. E affinché il martirio di Jessica e Sabrina non venga dimenticato in fretta il sindaco Giovanni Biglione ha in mente di intitolare una via della cittadina alle due ragazze.