Processo doping: la Juve rinuncia alla difesa
È finita attorno alle 15 la turbolenta udienza odierna al processo che vede imputati il medico sociale e l’amministratore delegato della Juventus, Riccardo Agricola e Antonio Giraudo, accusati di abuso nella somministrazione di farmaci ai calciatori bianconeri e uso di sostanze dopanti. L’avvocato difensore Luigi Chiappero ha abbandonato l’aula rimettendo il mandato e pochi minuti dopo Agricola e Giraudo hanno annunciato che la Juventus rinuncia alla difesa in questo processo. Verrà loro assegnato un avvocato d’ufficio. Il presidente Giuseppe Casalbore ha disposto la trasmissione degli atti all’Ordine degli Avvocati e alla Procura, denunciando l’avvocato Chiappero per il comportamento tenuto in aula. Una tensione altissima, più di altre udienze che del resto erano già state incandescenti. Oggetto del contendere le conclusioni dell’ematologo professor Giuseppe D’Onofrio, perito nominato dal giudice Casalbore, che attraverso l’esame dei valori sanguigni di alcuni calciatori della Juve aveva adombrato l’uso di una sostanza dopante, l’eritropoietina, la famosa epo. L’avvocato Chiappero avrebbe voluto contestare queste accuse e acquisire gli atti di un altro processo per doping, svoltosi a Bologna, in cui lo stesso perito sarebbe giunto a conclusioni diverse. Il presidente Casalbore però è stato irremovibile e ha respinto l’istanza. A quel punto sono volate parole grosse. Lo scontro eì culminato con la frase del legale della Juventus: “Questa è la vostra giustizia non la mia”. Poi se n’è andato. Dietro di lui anche Giraudo e Agricola. Il presidente Casalbore non ha potuto far altro che aggiornare l’udienza al 15 ottobre. Si vedrà in quell’occasione cosa accadrà.