Sono stati uccisi dalle esalazioni di anidride carbonica prodotta dal mosto in fermentazione. Sono morti così, in un cascinale di Ozeglia, nel Canavese, Giovanni Battista Tommasi Delo, 60 anni, ed il padre Andrea, 93. Secondo le prime ricostruzioni, il figlio sarebbe sceso in cantina per controllare le due grosse tinozze con l’uva da poco vendemmiata. Pochi attimi, l’uomo si è sentito male ed è caduto a terra a causa del monossido di carbonio, gas silenzioso, inodore e mortale. L’anziano padre, che si trovava già da alcune ore a letto, accortosi che il figlio non era ancora rientrato, deve essere sceso in cortile. Entrato in cantina, non ha avuto neanche il tempo di cercare aiuto: le esalazioni sono state fatali anche per lui. I corpi dei due uomini, entrambi pensionati con la passione della campagna, sono stati ritrovati solo questa mattina da Luciano Tomasi Delo, 57 anni, figlio minore.

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