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03 ottobre 2004

Ad Asti migliaia di giovani per la pace

Al Sermig piace pensarlo come un “G8” alla rovescia, dove a parlare sono i giovani ed i potenti non possono far altro che ascoltare. È questo lo spirito che anima la seconda giornata mondiale “Giovani della pace”, voluta dall’organizzazione fondata da Ernesto Olivero. Più di 20mila ragazzi hanno invaso con i colori dell’arcobaleno le vie di Asti così come avvenne due anni fa a Torino quando a darsi appuntamento furono in 100mila. I partecipanti sono arrivati da ogni parte d’Italia e dall’estero, dalla Romania, dall’Albania e anche dalla Georgia, tra che alcuni bambini scampati al massacro della scuola di Beslan. Ad accoglierli le 10 “tende del dialogo”, dove giovani e meno giovani si sono confrontati sui tanti temi che ruotano intorno alla questione pace. Durante la mattinata le vie cittadine sono state attraversate dalla “Marcia della creatività” aperta dagli sbandieratori del Palio con gruppi, associazioni e scuole che hanno rielaborato il tema pace attraverso spettacoli, disegni e creazioni. In serata si è poi svolto l’8G, il G8 alla rovescia, dove a parlare, sul palco di piazza Alfieri, sono stati i ragazzi: 8 testimonianze provenienti dalle aree più martoriate del pianeta. Sono poi state ribadite dallo stesso Olivero le motivazioni della manifestazione, contenute nel documento per la pace, sottoscritto da uomini, più o meno famosi, di ogni credo religioso e politico. La giornata ha avuto anche uno scopo benefico molto concreto: raccogliere materiale e beni di prima necessità per il progetto “Salviamo almeno 100mila bambini”, iniziativa che intende portare aiuto nelle terre di Georgia, Romania, Giordania e Ossezia.



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