Appalti pubblici: 165 rinvii a giudizio per lo scandalo tangenti
Sono 165 gli imputati rinviati a giudizio nell’ambito della maxi inchiesta sugli appalti pubblici condotta dalla Guardia di Finanza e dalla magistratura torinese, iniziata due anni fa e conclusasi in questi giorni. Una mole di lavoro impressionante quella svolta dagli investigatori per quello che si candida a diventare il processo più imponente della storia di Torino da almeno dieci anni. Circa 500 i capi di imputazione: si va dalla turbativa d’asta all’associazione a delinquere fino alla corruzione e all’abuso d’ufficio. L’inchiesta ruota intorno alla scoperta dell’esistenza di “cartelli” organizzati di imprese che per anni si sono spartiti gli appalti pubblici a Torino ed in provincia, determinando modalità e costi. Il tutto avveniva grazie alla complicità di funzionari ed impiegati comunali, dietro il pagamento regolare di mazzette. Il giro di tangenti riguardava i lavori più disparati: dalla manutenzione del verde pubblico fino agli interventi di ricostruzione e di messa in sicurezza degli argini dei fiumi torinesi, dopo l’alluvione dell’autunno del 2000.