Parte la vendemmia, previsto +10-15% produzione
Dovrebbe essere “generosa” in qualità e quantità la vendemmia iniziata oggi in Piemonte con il raccolto dei primi grappoli dai vigneti coltivati a Chardonnay, Pinot e Brachetto. Le previsioni indicano una crescita del 10-15%, rispetto alle ultime annate, e si dovrebbe arrivare a una produzione di circa 3,8 milioni di ettolitri. La vendemmia 2004 “sarà buona con numerose punte di ottimo – sostiene Pier Domenico Garrone, presidente dell’Enoteca del Piemonte – secondo una nostra indagine, realizzata tra i produttori di tutte le province piemontesi, l’aumento sarà compreso tra il 10 e il 20% rispetto al raccolto del 2003. Ci sarà un ritardo, nella raccolta delle uve, di almeno 15 giorni che riavvicina i tempi della vendemmia a epoche più consuete per tutte le varietà”. L’eccellente vendemmia annunciata, tuttavia, non allontana le nubi sul comparto vinicolo, come sottolinea la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori): “Nel 2003 il vino italiano ha avuto una grave flessione nelle esportazioni, pari al 16% dei volumi, cioè 2,4 milioni di ettolitri. A soffrire di più – sostiene ancora la Cia – sono stati i “rossi” piemontesi che hanno perso il 18% in valore nell’export. Di fronte a una crisi sempre più evidente è il vino piemontese può uscirne solo facendo sistema: il Piemonte vitivinicolo è frammentatissimo a livello produttivo e questo determina costi di produzione più elevati rispetto ai concorrenti”.