Sars: il piano del Piemonte per affrontare l’allarme
Controlli in aeroporto, allerta ai medici di base e ai Centri di medicina del viaggiatore, intensificazione dei rapporti con la comunità cinese di Torino: questi i principali punti intorno a cui si articolerà il piano della Regione Piemonte per affrontare l’allarme Sars. Domani arriverà a Torino il commissario per la Sars Guido Bertolaso, venerdì l’assessore D’Ambrosio visiterà la comunità cinese. In aeroporto le misure scatteranno soltanto in presenza di passeggeri in arrivo dalle zone a rischio (con precedente volo, visto che da Caselle non ci sono voli diretti). Se qualcuno presenterà sintomi, il personale aeroportuale si incaricherà di contattare nei giorni seguenti tutti i compagni di viaggio del potenziale contagiato per verificarne lo stato di salute. Alle compagnie di viaggio la Regione ha distribuito cartoncini porta-biglietto con stampati tutti gli indirizzi utili, a partire da quelli dei Centri del viaggiatore esistenti presso ogni Asl. Sul territorio la prevenzione sarà affidata innanzitutto ai medici di base, allertati con una circolare. Negli ospedali sono stati resi disponibili posti letto dedicati: circa 70 all’Amedeo di Savoia, l’ospedale torinese specializzato nelle malattie infettive, 30-40 fra Molinette e San Luigi, alcuni altri in tutti i principali centri ospedalieri della Regione. D’Ambrosio, che martedì prossimo farà una relazione al Consiglio regionale, ha poi preso contatto con la comunità cinese di Torino, diverse migliaia di persone. Venerdì saranno pronti gli opuscoli informativi in cinese contenenti informazioni e consigli, che saranno distribuiti durante una visita dell’assessore. In serata l’assessore e alcuni dirigenti ceneranno in un ristorante cinese.