Alberto Bolognese, la guida alpina di 35 an­ni, rimasta bloccata a 3.000 metri per 24 ore accanto alle 6 vittime del­l’elicottero caduto sulle montagne dell’alta Val di Susa, oggi è sta­to riportato a valle. Attorno alle 16 gli ami­ci soc­corritori so­no arrivati nel canalone dove è ca­duto il ve­livolo e dove Alberto ha trascorso circa 24 ore, riparandosi dal freddo terribile in una buca scavata nella ne­ve. Approfittando di uno squarcio fra le nubi, un elicottero è salito a metà strada per ri­por­tare a casa la guida alpina. Un controllo me­di­co e poi a casa a ricevere l’abbraccio della fa­mi­glia. Alberto era salito ieri pomeriggio nel ca­na­lone della disgrazia e grazie al suo in­ter­vento è sta­to possibile riportare a valle l’u­nico sopravvissuto, lo sciatore Ernesto Pi­lotti, 70 anni, ora ri­co­verato al Cto di To­rino. Poi era rimasto a 3000 metri in attesa che lo andassero a ri­pren­dere: le proibitive condizioni meteo, in­ve­ce, han­­no reso assai difficile il recupero del­la guida. Per tutto il giorno l’elicottero del 118 non ha po­tuto alzarsi in vo­lo per andare a re­cu­perare i corpi delle 6 vittime. I Vigili del Fuoco hanno preparato un centro logistico a Sauze di Ce­sa­na per accogliere le sal­me. Se il tempo volgerà al bello, domani sarà il triste giorno del ritorno a valle del­le vit­time. Poi si cercherà di recuperare il relitto dell’elicottero, indispensabile per la ricerca delle cau­se del­la ter­ribile scia­gura.

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