Terremoto nell’Alessandrino: la conta dei danni
È il giorno dopo, quello della conta dei danni. Sotto una pioggia battente tecnici della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, proprietari di case si aggirano fra le colline alessandrine e tortonesi per verificare strutture ed edifici. In improvvisati uffici, nei bar, sono stati allestiti punti di raccolta dati per il censimento delle conseguenze del terremoto. A 24 ore dalla scossa del settimo grado della scala Mercalli la zona più colpita rimane quella attorno al paese di Sant’Agata Fossili. Qui il 60-70 per cento delle case risulta danneggiato. La Regione Piemonte sta cercando di intervenire il più rapidamente possibile: “Abbiamo già chiesto lo stato di calamità naturale”, dice l’assessore Caterina Ferrero. Colpita anche Castellania, 50 abitanti, famosa nel mondo per aver dato i natali a Fausto Coppi: la sua casa, oggi trasformata in museo, è ondeggiata come una canna, ma i danni sono esigui, solo una crepa nel fienile. A Serravalle Scrivia è stata allestita una tendopoli per un centinaio di persone. La scorsa notte ci hanno dormito in 25, c’era anche una bimba di appena dieci giorni. Freddo umido e un brivido di paura attorno all’una per una piccola scossa di assestamento. Col passare delle ore proseguono le operazioni per verificare la stabilità egli edifici e, purtroppo cresce il numero delle case dichiarate inagibili. E con esse quello dei senza tetto. Il terremoto che ieri mattina ha fatto tremare il nord ovest, nella provincia di Alessandria, ha fatto più danni di quanto un primo sopralluogo sommario potesse far pensare. “Sono trecento i senzatetto e alcune migliaia le case inagibili”, dice Fabrizio Palenzona presidente della provincia di Alessandria È tra i 60 e gli 80 milioni di euro la prima stima dei danni provocati dal terremoto. La cifra è emersa dal vertice a Novi Ligure con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che ha fatto il punto della situazione con le autorità e i tecnici. Sono cinquemila le segnalazioni di edifici lesionati, mentre i comuni che hanno chiesto interventi sono 58 nel Novese e nelle colline intorno a Tortona. In tutto sono state emesse 123 ordinanze di inagibilità e sono stati effettuati 903 sopralluoghi su 2.808 richieste.