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11 aprile 2003

Terremoto colpisce tutto il Nord Ovest, danni nell’Alessandrino

Una scossa forte, del settimo grado della Scala Mercalli, 4.6 di quella Richter. Una man­ciata di secondi per seminare il panico in tutto il Nord Ovest. Da Torino a Milano a Genova ma in partico­lare fra le colline ales­sandrine e tor­to­nesi. Serravalle Scri­via, Cas­sano Spinola, Novi Li­­gu­re, Ga­vaz­za­na, so­prattutto Sant’Aga­ta Fos­sili, paesino di 430 abitanti, da dove il terremoto si è irradiato. I segni sono evi­denti sulle abitazioni, il bilancio dei feriti per fortuna si è fermato a due. Dalle 11.26 di questa mattina, Vigili del Fuoco e uomini della Protezione Civile sono in giro a visionare case, a segnalare e mi­surare crepe, a controllare muri pericolanti. Sopralluoghi che spesso si concludono con lo stesso verdetto: casa inagibile. E alla fine si con­teranno a decine le case dove non si potrà re­stare e tante le per­sone che si troveranno a dover trascorrere la notte fuori. A Serravalle Scrivia è stata allestita una tendopoli, la gente preferisce dormire qui piuttosto che tornare fra le mura che hanno tremato. A Sant’Agata, l’epicentro: tan­te le case lesionate, muri crepati, camini e calcinacci caduti. È la chiesa l’edificio più colpito, il parroco se n’è dovuto andare. Il freddo è pun­gente, la paura è forte, la preoccupazione anche. Non sarà una notte facile per questa gente. “In paese vi sono numerosi stabili pericolanti”, ha affermato il sindaco di Sant’Agata Fos­sili Bruno Rutallo. Gli sfollati sono 28 e le case lesionate il 60%. Danneggiati anche la chiesa dedicata a Sant’Agata, da cui è caduta una croce di pietra davanti all’ingresso centrale, e l’ufficio postale che occupa alcuni locali del Comune.

Il presidente della Regione, Enzo Ghigo, ha fir­mato la richiesta dello stato di emergenza per le province di Asti e Alessandria. A No­vi Ligure Gaetano Mongiovi, 55 anni, di Ri­valta Scrivia, è caduto da un ponteggio all’in­terno della “Biondustria” e ha riportato fratture multiple alle gambe, giudicate guaribili in 30 gior­ni. Più gravi le condizioni di Ivano Rossi, 40 anni, abitante a Pozzolo Formigaro (Ales­san­dria). È stato colpito da una tegola e da calcinacci. Nell’ospedale di No­vi Ligure è stato sottoposto alla tac, che ha mes­so in evidenza un trauma cranico e uno toracico. È stato quindi trasferito all’ospedale di Alessan­dria dove è ricoverato in prognosi riservata. A Torino la scossa è stata sentita in tutta la cit­tà, i vigili del fuoco hanno svolto rilievi in al­cu­ni edifici. I con­trolli, in particolare, hanno riguardato una scuo­la nel quartiere Barriera di Milano e un com­plesso di edilizia popolare in zona Lucento, entrambi alla periferia centro settentrionale della città. Diverse scuole hanno chiuso anticipatamente a scopo precauzionale, mandando a casa gli alunni.

 



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