Serial killer prostitute: inflitti due ergastoli a Minghella
Due ergastoli e una assoluzione: è questa la condanna inflitta oggi dalla prima sezione della Corte d’Assise di Torino a Maurizio Minghella, ergastolano genovese, per l’omicidio di quattro prostitute. I giudici lo hanno condannato all’ergastolo per l’uccisione della romena Tina Motoc e a 30 anni ciascuno per gli omicidi di Fatima Didou e di Cosima Guido. Per effetto dell’articolo 72 del Codice Penale queste ultime due condanne sono state riunite nell’ergastolo. Il serial killer è stato invece assolto dall’omicidio di una donna trovata morta a Carmagnola e mai identificata. Minghella è stato inoltre condannato ad oltre 130 anni di carcere per una dozzina di rapine e spaccio di sostanze stupefacenti. I giudici gli hanno inoltre imposto il pagamento di un risarcimento alle parti civili di oltre un milione e mezzo di euro. L’ergastolano commise tutti questi reati mentre usufruiva della semilibertà. Gli omicidi e le rapine contestati dal Tribunale di Torino a Minghella, che dovrà scontare anche dieci mesi di isolamento diurno e che oggi non era presente alla lettura della sentenza come per tutte le udienze precedenti, sono avvenuti fra il ’96 e il 2001. In particolare, l’omicidio di Fatima Didou avvenne nel ’97, quello di Cosima Guido nel gennaio del ’99 e quello di Tina Motoc nel febbraio 2001. Il Tribunale di Torino ha parzialmente accolto le richieste del pm Roberto Sparagna che nella sua requisitoria aveva invocato tre ergastoli e l’isolamento diurno per tre anni per i quattro omicidi, oltre a 13 condanne per rapina con pene variabili tra i 6 e gli 11 anni e a 10 anni per cessione di sostanze stupefacenti. La difesa, sostenuta dall’avvocato Gian Mario Ramondini, aveva invece chiesto l’assoluzione per tutti i reati per incapacità di intendere e di volere.