Imprenditore ucciso nel 2001, arrestato nomade
Un nomade sinti torinese, Pietro Dellagaren, 38 anni, latitante da due anni, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso l’imprenditore Umberto Masera il 25 aprile 2001 a Sant’Ambrogio (Torino) durante una rapina. Il nomade era già stato condannato a 30 anni in contumacia per l’omicidio di Maverik Argenta, il bimbo assassinato nel giugno 2001 a Villafalletto (Cuneo) durante uno scontro tra famiglie nomadi. A uccidere l’imprenditore Masera nella sua casa erano stati tre uomini: l’8 luglio 2001 era già stato arrestato dai Carabinieri a Cervia-Milano Marittima, Carlo Dellagaren, 23 anni, nomade sinti parente di Pietro. Ora le indagini proseguono per cercare di individuare anche il terzo e ultimo responsabile dell’uccisione di Masera. I carabinieri guidati dal maggiore Filippo Ricciarelli avevano individuato Pietro Dellagaren come il secondo autore dell’omicidio già dal settembre 2002, grazie a lunghi e articolati esami del DNA, ma il suo arresto è stato possibile solo ora. In tutto i Carabinieri hanno svolto circa 300 analisi del DNA setacciando per un anno le comunità sinti di Torino, Val di Susa, Novara e Cuneo. Sono così riusciti a stringere il cerchio dei sospettati fino a individuare e poi catturare Pietro Dellagaren, soprannominato Perù.