Warning: getimagesize(): Filename cannot be empty in D:\inetpub\webs\unannoinpiemontecom\wp-content\plugins\wp-open-graph\output.class.php on line 306

10 marzo 2003

Museo Egizio: nessuna maledizione, solo aria viziata

Aria viziata sotto ac­cusa nei locali che ospitano il Museo Egi­zio di Torino, e in as­senza di un impianto di ventilazione meccanica sarebbe bene almeno aprire le finestre. È quanto ha af­fermato uno dei consulenti della Procura, chiamato a pronunciarsi nell’ambito di un’in­chiesta sulla si­cu­rezza della struttura, dopo i malori di al­cuni giovani visitatori che avevano fatto gridare alla “maledizione del Faraone”. L’inchiesta è stata av­viata un anno e mez­zo fa dal procuratore Raffaele Gua­ri­niello, quando, per alcune settimane, si eb­bero casi di visitatori (in prevalenza bambini e ragazzi) col­piti da nausea e vo­mito. Si accertarono carenze nei sistemi antincendio, tanto che la direttrice, Anna Ma­­ria Donadoni, è indagata per omissione vo­lontaria di cautele (tra l’altro, il museo per met­tersi in regola ri­cevette, nel 1998, un miliardo di lire dal Mi­nistero per i Beni culturali, ma non utilizzò il denaro). “Gli incon­venienti generati dalla scarsa ariosità dei lo­cali si possono risolvere – ha detto il consulente – con una se­rie di accorgimenti. A parte l’apertura delle fi­ne­stre, oc­corre montare dei ri­mescolatori e degli agi­tatori d’aria”. Sarebbe bene, inoltre, pensare a un limite mas­simo delle persone presenti nello stesso momento: nella sala Schiaparelli, ad esem­pio, che si trova al piano interrato, non si dovrebbe su­pe­rare la soglia delle 50 unità.



» ELENCO ARTICOLI 2003 » Un anno in Piemonte «
Stampa
© 2024 ENNECI Communication | Powered by WordPress | Designed by Manager Srl