Fermato Roberto Porpiglia, figlio dei coniugi uccisi
Nega di essere Roberto Porpiglia, il figlio 37enne degli anziani coniugi uccisi a Torino una settimana fa e scomparso dal momento del duplice omicidio, l’uomo fermato su un tram a Torino. Portato in Questura il giovane ha continuato a negare la sua identità ed alla richiesta di documenti ha presentato una denuncia di smarrimento fatta all’estero. Il figlio della coppia massacrata è stato l’ultimo ad essere visto nell’appartamento di corso Grosseto dove abitavano Francesco Porpiglia di 75 anni e la moglie Angela Catalano 65 anni. Tutti i sospetti caddero subito su di lui che spesso si recava dai genitori per chiedere soldi e con cui litigava. A rendere possibile il fermo del presunto omicida è stato un vicino di casa che lo avrebbe riconosciuto sul tram n.10 nella zona Rondò della Forca. L’uomo ha chiamato la polizia e nel giro di pochi minuti il giovane è stato bloccato e portato in Questura. Secondo gli agenti della Squadra Mobile sarebbe stato lui ad uccidere. Ad avvalorare l’ipotesi del parricidio e del matricidio, la fuga di Roberto Porpiglia che non ha risposto nemmeno all’appello lanciato nei giorni scorsi dalla sorella poliziotta che lo esortava a tornare a casa e a chiarire la sua posizione.