False ricette mediche: 12 arresti, 30 indagati
Nella zona coperta dall’Azienda Sanitaria 1 di Torino l’emofilia colpiva i pazienti come fosse un’epidemia di influenza a giudicare dalla mole di farmaci che venivano prescritti da alcuni medici generici. Visto che questi farmaci costavano 750 euro alla confezione, ai dirigenti della Asl è venuto qualche sospetto e si sono rivolti alla magistratura. Qualche mese di indagini, un po’ di intercettazioni telefoniche ed ecco scoperto il raggiro. Il titolare della prestigiosa farmacia della Consolata a Torino, aveva messo in piedi una truffa tanto semplice quanto redditizia. Bastava trovare qualche medico compiacente, un po’ di falsi pazienti e il gioco era fatto. Il medico compilava la ricetta, i falsi clienti (perlopiù giovani tossicodipendenti) si presentavano in farmacia, il titolare li ricompensava con 50 euro, ritirava la ricetta e chiedeva il rimborso all’Azienda Sanitaria. Risultato? Nel giro di 8 mesi la truffa ha fruttato qualcosa come 5 milioni di euro, quasi 10 miliardi di lire. Gli uomini della Guardia di Finanza stamattina hanno arrestato 10 persone, per altre due sono scattati gli arresti domiciliari e altre 30 risultano indagate. In manette oltre al titolare della farmacia, Giovanni Gueli, sono finiti due suoi fratelli, due medici generici e alcuni falsi emofiliaci. Posti i sigilli ovviamente alla farmacia ma anche ad un locale notturno della periferia di Torino. Cosa c’entra? Semplice: è anch’esso di proprietà del farmacista arrestato, ed era proprio in discoteca che sarebbe avvenuto il passaggio di ricette fasulle fra medici e finti pazienti.