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20 febbraio 2003

False ricette mediche: 12 arresti, 30 indagati

Nella zona coperta dal­l’Azienda Sanitaria 1 di Torino l’emofilia colpiva i pazienti co­me fosse un’epidemia di influenza a giudicare dalla mole di farmaci che venivano prescritti da alcuni medici generici. Visto che questi farmaci costavano 750 euro alla confezione, ai dirigenti della Asl è venuto qualche sospetto e si sono rivolti alla magistratura. Qualche mese di indagini, un po’ di intercettazioni telefoniche ed ecco scoperto il raggiro. Il titolare della prestigiosa farmacia della Consolata a Torino, aveva messo in piedi una truffa tanto semplice quanto redditizia. Bastava trovare qualche medico compiacente, un po’ di falsi pazienti e il gioco era fatto. Il medico compilava la ricetta, i falsi clienti (perlopiù giovani tossicodipendenti) si presentavano in farmacia, il titolare li ricompensava con 50 euro, ritirava la ricetta e chiedeva il rimborso all’Azienda Sanitaria. Risultato? Nel giro di 8 mesi la truffa ha fruttato qualcosa come 5 milioni di euro, quasi 10 miliardi di lire. Gli uomini della Guardia di Finanza stamattina hanno arrestato 10 persone, per altre due sono scattati gli arresti domiciliari e altre 30 risultano indagate. In manette oltre al titolare della farmacia, Giovanni Gueli, sono finiti due suoi fratelli, due medici generici e alcuni falsi emofiliaci. Posti i sigilli ovviamente alla farmacia ma anche ad un locale notturno della periferia di Torino. Cosa c’entra? Semplice: è anch’es­so di proprietà del farmacista arrestato, ed era proprio in discoteca che sarebbe avvenuto il passaggio di ri­cette fasulle fra medici e finti pazienti.



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