Alle Molinette tagliati gli stipendi di 35 primari
Stipendi ridotti e consistenti tagli agli incentivi. Sono queste le decisioni prese dal direttore generale dell’ospedale Molinette di Torino, Giovanni Monchiero, per “punire” 35 primari e 200 medici. La loro colpa? Non aver raggiunto gli obiettivi aziendali prefissati. Questo vuole essere, ha spiegato Monchiero, “un piccolo segnale e uno stimolo a conseguire gli obiettivi produzione sanitaria”. L’ospedale più grande del Piemonte, il terzo in Italia, che vanta oltre 500 milioni di fatturato e 5 mila dipendenti, 1.000 dei quali medici, deve fare i conti a fine anno con i medici “spendaccioni”. Per questo è stato necessario punire economicamente i meno virtuosi dal punto di vista organizzativo, che si sono visti così decurtati in busta paga gli incentivi “per mancato raggiungimento degli obiettivi”: meno 5% per i primari e direttori di cattedra che hanno mancato l’obiettivo.