Una tangente di un milione e mezzo di vecchie lire per ogni valvola cardiaca brasiliana acquistata. Il denaro sarebbe stato offerto dall’azienda importatrice di Padova ai due cardiochirurghi delle Molinette di Torino, Giuseppe Poletti e Michele Di Summa, indagati per concussione. I due ex primari, che nei giorni scorsi hanno fatto le prime ammissioni dopo mesi di detenzione nel corso dei quali avevano sempre dichiarato di es­se­­re vittime di un complotto, parlano adesso di “corruzione ambientale’’ alle Molinette; affermano inoltre di non aver mai chiesto denaro, ma di aver preso soldi che venivano loro offerti spontaneamente. Per la Procura di Torino gli appalti per tutte le forniture nel re­parto di cardiochirurgia delle Molinette erano pilotati e i capitolati di gara scritti in maniera tale da favorire le aziende che avevano promesso tangenti. La ditta che fornì le valvole brasiliane, ad esempio, afferma di aver promesso e pagato 1 milione e mezzo di lire per ogni valvola, che l’ospe­dale comprava coi soldi pubblici a 5 milioni di vecchie lire ogni pezzo.

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