500 tonnellate di rifiuti elettronici smaltiti in un anno
Vecchi telefoni, computer in pensione, stampanti obsolete: sono gli oggetti tecnologici salvati dalla discarica e riutilizzati per la parte riciclabile, dopo averne eliminato quella pericolosa, grazie alla raccolta effettuata dalla cooperativa Arcobaleno (Gruppo Abele) sotto la sigla “Progetto transistor”. Il bilancio del 2005, chiuso con 500 tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche raccolte, ma soltanto presso le aziende, è stato tracciato oggi dal presidente della cooperativa Tito Ammirati e dall’assessore regionale all’Ambiente Nicola De Ruggiero. “Grazie alla nostra raccolta – ha sottolineato Ammirati – le aziende possono smaltire in modo corretto e semplificato, anche dal punto di vista burocratico, la tecnologia destinata a essere scartata. In questo modo si recuperano tutti gli elementi riciclabili e si smaltiscono in maniera sicura quelli pericolosi”.