Bocuse apre a Canelli terza rassegna “Grandi tavole del mondo”
È stato eletto il miglior cuoco del mondo del ventesimo secolo, per il presidente Jacques Chirac è un monumento del patrimonio francese. Ma per Paul Bocuse, classe 1926, cuoco di Lione è tutto molto più semplice: “Buoni prodotti, buona cottura e niente altro; in cucina tutto è già stato fatto, non si inventa nulla, al massimo si reinterpreta…”. – dice il cuoco transalpino nell’enoteca Contratto di Canelli (Asti) dove ha inaugurato la terza stagione della serie – “Le grandi tavole del mondo’’. Bocuse ha proposto un menù incredibile che si apre con la zuppa di tartufi da lui inventata nel 1995 per il pranzo di gala del G7 che si tenne a Lione, e poi capesante, supreme di pollo, sorbetto dei vignaioli per poi concludere con il gateau du president, un trionfo di cioccolato. La famiglia Bocuse è un’istituzione culinaria: i nonni aprirono il primo ristorante nel 1815, il giovane Paul ha seguito le scuole d’alta cucina di Parigi e di Vienna, ma gli insegnamenti più utili li ha avuti dalla mamma: “Era una grande cuoca, mi ha insegnato a cucinare un purè di patate con arrosto insuperabile….”. Quanto costa mangiare da Bocuse e quanto prima si deve prenotare? “100 euro e per gli amici c’è sempre posto… – risponde – ma noi Bocuse abbiamo anche 4 brasserie nelle periferie di Lione dove si mangia con 18 euro…”. La differenza fra i due tipi di ristoranti? “82 euro….” replica con una risata. Chi c’è dopo Bocuse? Lei ha dei figli? “Dopo Mozart non c’è stato più nessuno…..” conclude il famoso cuoco. La terza edizione della rassegna “Grandi tavole del mondo” porterà all’Enoteca Contratto di Canelli (Asti) i numeri uno della ristorazione mondiale. Nove appuntamenti (ogni cena costa 220 euro) organizzati dai fratelli Carlo e Antonella Bocchino.