Magrebino con mano amputata rientra in ospedale
Sta meglio e appare più rilassato e tranquillo il magrebino diciannovenne, Faud Salih, allontanatosi alla chetichella sabato mattina dalle Molinette di Torino, dove gli era stata riattaccata la mano amputata da misteriosi aggressori. Il giovane è rientrato in ospedale grazie all’interessamento di Sued Benkhdin, presidente dell’Associazione Diafa Al Magreb che cura l’assistenza dei giovani magrebini che arrivano a Torino. Ha raccontato di essere vittima dell’ennesima banda di trafficanti di droga che utilizza soprattutto i giovani e giovanissimi come spacciatori di eroina. Dal punto di vista clinico, le sue condizioni sono migliorate e i sanitari pensano di poterlo dimettere nell’arco di due, tre giorni. In seguito, però, saranno necessarie altre cure e un lungo periodo di riabilitazione.