Processo doping: assolti in appello Giraudo e Agricola
La Juventus non ha usato l’Epo e, quanto all’uso degli altri farmaci, deve essere assolta perché il fatto non era previsto dalla legge come reato. Con questa sentenza la Corte d’Appello di Torino ha cancellato, oggi, la condanna inflitta in primo grado al medico bianconero Riccardo Agricola. E così dopo 7 anni di indagini, centinaia di interrogatori, perizie, udienze processuali la Juventus esce completamente assolta dall’accusa di frode sportiva e abuso di farmaci. L’appello conclusosi oggi, infatti, sancisce l’innocenza di Antonio Giraudo, amministratore delegato, e di Riccardo Agricola, medico sociale. Il dirigente già assolto in primo grado, il medico invece condannato a 1 anno e 10 mesi un anno fa. E dire che l’accusa del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello una settimana fa era andata giù pesante, chiedendo la condanna a 3 anni e 2 mesi per Agricola e a 2 anni per Giraudo. Per l’accusa nessun commento dopo la lettura della sentenza da parte del presidente Gustavo Witzel. Gioia calcistica come per uno scudetto da parte di avvocati e imputati. Grida di trionfo, abbracci, lacrime. “È stata fatta giustizia”, ha esclamato l’amministratore delegato Antonio Giraudo, accanto al dg Luciano Moggi presente in veste di spettatore – tifoso. “Una grande giornata per lo sport e per la democrazia”, ha aggiunto l’avvocato Luigi Chiappero, visibilmente commosso, mentre un altro difensore, Anna Chiusano, ha puntualizzato che “il blasone della società è integro, sulle nostre vittorie non ci sono ombre e io sono contenta in particolare per la memoria di mio padre (l’avvocato Vittorio, deceduto dopo l’apertura del processo, ndr), che della Juve è stato anche presidente”. Commosso fino alle lacrime il dottor Agricola che però non vuole dimenticare sette anni di amarezze: “Chi mi ripagherà per tutto quanto ho passato? Sono stato distrutto sul piano fisico e morale”.