Almeno 30 protagonisti degli scontri dell’8 dicembre scorso a Venaus sarebbero già stati identificati e nei loro confronti potrebbero presto scattare provvedimenti giudiziari. La Procura di Torino sta esaminando il materiale video e fotografico realizzato dalla Polizia durante gli incidenti che provocarono una quindicina di feriti tra agenti e carabinieri. Violenza personale, lesioni, danneggiamenti e saccheggio: questi i pesanti reati ipotizzati dalla magistratura. Intanto anche stamattina in Valsusa il clima è tranquillo e prosegue il confronto alla ricerca di una mediazione sul protocollo d’intesa proposto dal Governo. L’interminabile assemblea di ieri a Bussoleno ha quasi sancito una frattura fra l’ala movimentista dei comitati No Tav e gli amministratori locali. I sindaci e i rappresentanti delle comunità montane valsusine sono infatti pronti a sedersi al tavolo di concertazione e trattare e nel contempo propongono di annullare la manifestazione di sabato prossimo a Torino, troppo forte il rischio di infiltrazione di elementi violenti e quindi di incidenti. I rappresentanti dei comitati No Tav invece vogliono respingere in toto la proposta di Palazzo Chigi e sono pronti a scendere in piazza sabato prossimo. Ieri a Bussoleno si è evitata la frattura rinviando la votazione. Ora il dibattito passa a tutti i consigli comunali della Valle.

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