Ci sono voluti 36 anni per far entrare l’ospedale “Antonio Valletta” di Torino parte integrante della sanità pubblica piemontese. Oggi finalmente la struttura è stata inaugurata e diventa operativa, dopo decenni di attesa. La prima pietra venne infatti posata nel 1968. Da allora l’ospedale fantasma ha conosciuto solo abbandono e fatiscenza. Un simbolo di malasanità ed una vergogna per un sistema sanitario che si vanta di essere uno dei migliori d’Italia. Oggi però la storia cambia: grazie ai lavori di recupero avviati negli scorsi anni dalla Regione, l’ex ospedale fantasma di Mirafiori è rinato con l’obiettivo di diventare il più importante polo geriatrico del Piemonte. L’ospedale Valletta avrà ora a disposizione 200 posti letto per anziani, divisi a seconda delle patologie. Ci saranno anche un centro diurno ed una trentina di miniappartamenti, dove il malato geriatrico potrà soggiornare con un familiare. Ci sarà inoltre il cosiddetto “Country Hospital”, novità assoluta nel panorama sanitario subalpino: una quindicina di posti letto a rotazione gestiti direttamente dai medici di famiglia. La struttura è affidata all’Asl 1 di Torino per la parte sanitaria, mentre una cooperativa si occuperà della parte assistenziale.

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