Marocchina uccisa: arrestato imprenditore edile
È un piccolo imprenditore edile torinese il presunto assassino di Mellouk El Hassania, la marocchina spacciatrice di droga il cui corpo carbonizzato è stato ritrovato alcune settimane fa lungo la tangenziale di Torino. L’uomo si chiama Rosario Salvatore Mulè, 49 anni, residente a Torino, ma originario di Lercara Friddi (Palermo). Insieme a lui sono stati fermati anche il figlio Salvatore, 22 anni, muratore, abitante a Beinasco, ed un amico, Francesco Di Dio, 37 anni, elettricista, residente a Moncalieri. Per loro l’accusa non è di omicidio ma di occultamento e parziale distruzione di cadavere. Il delitto, secondo gli investigatori, sarebbe avvenuto in un garage di via Garzigliana, a Torino, dove Mulè viveva da otto mesi, da quando si era separato dalla moglie. L’uomo avrebbe aggredito a morte la donna che con insistenza chiedeva il pagamento dei debiti per la vendita di cocaina. Il corpo della marocchina è stato poi avvolto in vecchie tende e gli occhi bendati da nastro in alluminio: materiali ritrovati dagli investigatori nel garage di Mulè. A portare la Polizia sulle tracce dell’assassino sono però stati degli appunti ritrovati nelle agende della vittima.