Polemiche a Torino per esumazioni anticipate
Cresce il numero di cittadini infuriati a causa dei gravi disagi provocati dall’attuale normativa in materia di esumazioni cimiteriali a Torino. Per far fronte all’emergenza di riqualificare il Cimitero Monumentale, altrimenti destinato al collasso, per mancanza di posti da destinare ai defunti, il Comune ha attivato un intenso piano di esumazioni, portando da 15 a 10 gli anni dalla morte per attuare le riesumazione dei corpi, come prevede la normativa in materia. Un provvedimento che sta sollevando non poche polemiche. I principali critici sono proprio i cittadini che non solo sono chiamati con 5 anni di anticipo, rispetto a quanto preventivato, ma anche a pagare il costo dell’operazione e della cremazione, circa 500 euro a persona. Le esumazioni “anticipate” hanno portato spesso a situazioni di grave disagio, con corpi che dopo 10 anni risultano ancora semi-integri, provocando reazioni e shock nei parenti dei defunti. Anche l’Arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto, si è detto preoccupato per un provvedimento che, se non attuato con le dovute cautele, rischia di ledere il rispetto per i famigliari e per chi non è più in vita.